Giappone intorno

Hokusai. Ho lo Tsunami appeso alla parete sul divano. E’ poco più grande dell’originale, ammirato in una mostra a Milano. Non avevamo stampe alle pareti quando l’abbiamo comprata nello shop della mostra, l’abbiamo incorniciata e appesa ed è ancora lì, anche se ora mi suscita sentimenti diversi. Urashima Taro, con gli splendidi disegni nel mio libro di fiabe e leggende giapponesi, letto e riletto. Il racconto della bomba su Hiroshima. Miyazaki. Quanto mi piace Miyazaki. Pochi giorni fa abbiamo rivisto Ponyo, per i due anni del piccolo guascone gli avevo fatto un cappellino da Totoro, secondo questo modello. Libri, autori. Il sushi. Una volta una ragazza giapponese mi ha detto che per loro il sushi è come per noi le lasagne, si mette in tavola nei giorni di festa. Adesso anche questo pattern di Olgajazzzy. Vive lì, nella base militare, e offre per le 2 prossime settimane l’85% delle vendite dei suoi pattern per l’emergenza in Giappone. I miei colleghi, sempre gentilissimi. La prima volta che mi ha scritto Kobayashi per segnalarmi un baco si è messa a sorridere la trekker ignorante che è in me, perché questo nome mi era noto per via dell’Ira di Khan. Dicono che sono tornati a lavorare al 40esimo piano dei loro edifici. Leggo questo blog e mi rimane tanta ammirazione. E da piangere, è da sciocchi, con quel poco di Giappone che ho intorno ed era quanto ne conoscevo.

  1. #1 by melanele on March 16, 2011 - 3:22 pm

    Ho scritto un post molto simile al tuo e le sensazioni sono le stesse.
    Anche io ho ripensato a Ponyo: Miyazaki evidentemente esorcizzava la paura del mare di chi vive aggrappato alle scogliere.

    Colgo anche l’occasione per farti i complimenti per il blog, che leggo sempre ma non commento mai, sempre ricco di spunti interessanti.

  2. #2 by Lisa on March 16, 2011 - 9:45 pm

    Ciao Melanele! Benvenuta e grazie davvero. Ho letto il tuo posto, molto vero, di una che c’è stata. Io la prima volta che ho sentito parlare dello tsunami è stato in Conan, sempre un cartone di Miyazaki, che ho visto da piccola e rivisto da grande. 🙂 Lì si parlava anche dell’energia solare, dell’industrializzazione… decisamente attuale.

  3. #3 by Anna on March 21, 2011 - 7:10 pm

    Anche io adoro Miyazaki, ed anche io in qeusti gironi mi sono rivista Kiki, Laputa e la Città incantanta. Ho cercato di trattenere qualcosa di quel buon senso e di quella magia, sperando che gli amici giapponesi sappiano travare dentro la forza di ricominciare.

    • #4 by Lisa on March 22, 2011 - 1:18 pm

      Kiki e Laputa mi mancano, sai? Mio marito mi ha appena regalato Porco Rosso, sono felicissima!

      • #5 by Anna on March 22, 2011 - 5:29 pm

        A me maca Porco rosso, e l’ho pure perso al cinema. Spero che venga fuori in DVD. Laputa è una storia strampalata, con un chiaro messaggio ecologico. Kiki è una storia delziosa di una piccola strega che trova la sua dimensione del mondo e, come in tutte le sorie di M, la magia convive armoniosamente con la realtà. Se vuoi te le masterizzo. Hai visto Terramare?

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