Quando la fame non ti fa cucinare: carasau, pomodoro, ricotta e bottarga

La ricetta è così cretina da essere una non-ricetta,  ma l’accostamento è talmente indovinato, e io stessa, nonostante venga in Sardegna tutte le estati, non l’avevo mai sperimentato, quindi vale la pena di prenderci un appunto. E’ nato per caso un giorno che avevo una riunione di lavoro online e non ho potuto pranzare insieme alla mia famiglia, quindi alle 15 circa ho aperto il frigo con una fame pantagruelica e ho dovuto mettere insieme qualcosa che somigliasse ad un pranzo con il pomodoro e la ricotta che ho trovato lì dentro. Mentre chiudevo mi è caduto l’occhio su un vasetto di bottarga di muggine iniziato e ho pensato che poteva essere il contraltare salato adatto a quei pomodori estivi così dolci. Quando poi ho messo insieme il tutto sul pane carasau, in bell’ordine, e ho assaggiato, sarà stata la fame, saranno stati gli ingredienti fenomenali, ma mi è sembrato il piatto più buono del mondo.

E siccome ho una discreta faccia tosta, con questo piatto in cui la sola difficoltà sta nel reperire gli ingredienti isolani e che può essere offerto come antipasto o insieme all’aperitivo, partecipo pure al contest culinario di Casa Organizzata “Semplicità volontaria”. Più semplice di così!

Tartine di ricotta e bottarga su carasau

Ingredienti:

Pane carasau, pomodoro maturo, ricotta di pecora e bottarga.

Preparazione:

Devo proprio scriverla? Vabbé. Tagliare il pomodoro a fettine, squadrarne un po’ la forma e spezzare il carasau in grossi quadrati. Impilare sul carasau una fettina di pomodoro, un cucchiaio di ricotta e cospargere un po’ di bottarga su tutto.

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